SUBTITLES:
Subtitles generated by robot
00:52
[Musica]
[Musica]
02:09
buonasera a tutti
riprendiamo dopo la lunga pausa del
periodo d'avvento e di natale con
questo percorso di introduzione ai
vangeli modo particolare ai vangeli
sinottici se riusciremo diremo anche
cercheremo di analizzare anche il quarto
vangelo il vangelo di giovanni
e dopo aver fatto quella lunga premessa
sull'importanza della sacra scrittura
sul nuovo testamento sul canone quindi
02:45
come si sono formati vangeli il
significato del termine vangelo e gli
scritti
evangelici
oggi cercheremo di entrare
nei nello specifico dei vangeli
sinottici
e analizzeremo inizieremo ad analizzare
in maniera dettagliata
il primo vangelo
vale a dire il vangelo di marco però
prima di fare questo
03:17
vorrei partire
da un aspetto che molto marginale però a
mio avviso è significativo per una
lettura dei vangeli
vale a dire i simboli dei quattro
evangelisti
che sicuramente molti di noi abbiamo
visto e nell'arte abbiamo visto nelle
nostre chiese abbiamo visto sui
lezionari abbiamo visto sui libri ma
03:50
mi è capitato spesso di fare questa
domanda
perché quei simboli e non altri
la domanda gli astanti
hanno risposto con il silenzio quindi
stasera voglio neanche perché
comprendere il significato che sta
dietro quei simboli significa già capire
la specificità
dei singoli vangeli
per esempio noi il simbolo
dell'evangelista luca e il toro
04:26
perché è
e da dove vengono
quel simbolo per luca
quello del leone per marco
quello dell'uomo per matteo quello
dell'aquila per giovanni
e con la prima origine dei quattro
singoli è antica quanto il profeta
ezechiele
egli giovane figlio di buzzi che era
sacerdote nel tempio di gerusalemme
04:57
fu tra coloro che subirono la
deportazione in babilonia nel 597
e la ricevette la chiamata profetica
mentre si trovava sulle sponde del
canale che bar e descrivendo la sua
vocazione ezechiele dice di avere veduto
il carro della gloria divinare quadre
capo da quattro esseri misteriosi
ognuno dei quali aveva quattro volti
precisamente l'uomo il leone il toro e
05:29
l'aquila quindi questo lo possiamo
trovare nel caso di ezechiele capitolo 1
versetti 4 10
ovviamente nel sesto secolo
ezechiele non certo mente prima di
cristo non poteva evidentemente parlare
degli evangelisti e questi stessi
simboli
ritroviamo anche nell'apocalisse quindi
da ezechiele
passano nel libro dell'apocalisse e
ovviamente neanche il libro
dell'apocalisse
05:59
poteva riferirsi agli evangelisti
e proprio l'autore della vangelo e
dell'apocalisse riprende l'immagine da
ezechiele e la semplifica per giovanni
ognuno dei quattro esseri viventi che
accompagnano il trono a un solo aspetto
di primo l'aspetto di leone il secondo
aspetto di toro il terzo di uomo il
quarto di aquila questo lo troviamo in
apocalisse 6 apocalisse capirlo 4
versetto 67
06:32
ovviamente il simbolismo inteso da
l'autore dell'apocalisse e un simbolismo
cosmico
ai piedi del trono di vino sta la natura
simboleggiata dal leone il più forte
degli animali selvatici dal toro il più
forte degli animali di allevamento
dall'uomo il più nobile di tutti gli
esseri animati dall'aquila il più forte
dei volatili quindi già vediamo un primo
significato è presente nel libro
07:05
dell'apocalisse come l'autore ha
utilizzato questi simboli provenienti
dal profeta ezechiele li ha inseriti
dell'apocalisse e mi ha dato un
significato cosmico cioè rappresenta
tutta la natura
furono proprio i commentatori
dell'apocalisse a vedere i quattro
evangelisti
nei quattro esseri viventi di ezechiele
dell'apocalisse e il primo che
associa i quattro simboli questi quattro
simboli ai quattro vangeli fu ireneo di
07:37
lione
vescovo di lione
perché contro la proliferazione dei
vangeli approvo po cretini nel ii secolo
egli difese con energia il numero
quaternario dei vangeli
rendendo argomento sia dai quattro punti
cardini
sia dai quattro esseri viventi
dell'apocalisse
e quindi applicò
in modo diverso da come noi lo
applichiamo
08:07
l'uomo a matteo il toro a luca esimio di
lione
applico l'aquila a marco e il leone a
giovanni
la corrispondenza poi la la troviamo
in vittorino
un commentatore il primo commentatore di
cui noi possediamo un testo il più
antico commentatore google siamo il
testo dell'apocalisse il quale applica
questi stessi simboli
ma ad un certo punto questo testo arriva
08:42
nelle mani di san girolamo
il quale
cambia la sua interpretazione e affida
secondo quanto noi ci abbiamo adesso
abbiamo adesso gli evangelisti marco
leone giacomo giovanni scusate la qui da
matteo l'uomo luca il toro
quello che è interessante di tutto
questo perché vi dicevo voglio partire
da questo è capire perché questi autori
hanno voluto associare questi quattro
09:13
simboli ai quattro vangelisti perché per
esempio per giovanni proprio l'aquila
perché per marco proprio il leone perché
per matteo proprio l'uomo perché è per
luca il toro
la motivazione domanda lo sapete
riuscita
la motivazione degli abbinamenti
sono fatti a partire dalle prime pagine
dei singoli vangeli
e la motivazione la utilizza poco
09:48
girolamo
perché matteo raffigurato dall'uomo
perché nella prima pagina
se prendete il vangelo di matteo si apre
con la genealogia di gesù e dunque parla
della sua origine umana
gesù che viene innestato nell'umanità
inserito in una storia
che una storia prettamente umana la
genealogia ci racconta abramo generò
10:23
ilacqua sacco genero giacobbe giacobbe
gen e così via
ma e il leone perché
perché nella prima pagina presente il
battista come un leone che grida la sua
testimonianza nel deserto
quindi questi autori non fanno chissà
sia sant'ireneo sia
vittorino ma poi girolamo non fa chi sa
quale speculazione ma si basa sulla
10:58
prima pagina
poi c'è luca è rappresentato dal coro
questo è molto simpatica la motivazione
per cui
perché
introduce come il primo personaggio del
suo racconto
zaccaria il padre del battista il quale
essendo sacerdote nel tempio come tale
offriva sacrifici di tori
una motivazione molto semplice
11:30
e infine giovanni l'aquila
per il volo sublime che l'inno del verbo
e il verbo si fece carne il prologo
non ci permette al lettore di andare
oltre la semplice storia del mistero
dell'incarnazione e coglie quel mistero
profondo
quindi il vangelo di giovanni e come
quest'aquila che ci prende e ci porta su
12:01
in alto in un oltre che ci fa assaporare
la bellezza del mistero
dell'incarnazione
e dai libri dire neo di torino girolamo
ma anche di agostino d'ippona di
sant'ambrogio e quattro simboli poi sono
passati nei monumenti
sono passati nei testi sono i passati
sui nostri altari sono entrate nelle
nostre chiese sono giunti a noi
ecco allora come questi quattro simboli
12:35
ci introducono nella prima pagina
di ogni evangelista
e questo è importante saperlo
perché ci aiuta a capire la specificità
di ogni vangelo
fatta questa premessa
apriamo
i vangeli
se noi apriamo i vangeli quale testo
troviamo qual è il primo vangelo che
troviamo
no
quando aprire la bibbia
13:18
la bibbia dove sta
dovete tutti avere la bibbia
chi è il primo evangelista quando aprile
della bibbia matteo
mattina il primo evangelista
e marco sta al secondo posto
in realtà
dal secolo scorso si è abbastanza fatta
chiara la coscienza che marco che matteo
non è il primo angelo ma e marco il più
antico vangelo è il primo che si trova
13:57
nella bibbia
ma
matteo ma il primo in ordine cronologico
e marco il motivo perché sia stato posto
al secondo posto marco non è molto
chiaro
probabilmente è stato messo primo matteo
perché così comincia perché comincia con
la genealogia di gesù e narra alcuni
eventi interessanti dell'infanzia di
gesù mentre marco incomincia subito ex
14:30
abrupto con la vita pubblica
quindi il nuovo testamento comincia
partendo da abramo davide tutta la
genealogia
mentre marco comincia con questa figura
irruenta forte che quella del giovanni
battista
marco quindi oggi viene ritenuto come il
più antico dei vangeli e quindi è colui
che ha coniato anche un genere
letterario
quello del vangelo scritto
l'altra volta abbiamo spiegato non la
differenza o meglio che cosa significa
15:03
la parola e wang elyon che non coincide
con gli scritti ma
di sé un significato molto più profondo
e poi nel corso dei secoli questa parola
è stata applicata poi agli iscritti
chi ci dice che marco è il più antico
vangelo e con una prima testimonianza la
troviamo in papi adige napoli un autore
cristiano
dei se minore che nella prima metà del
ii secolo comincia a parlare di marco
15:38
prima di matteo e dà testimonianza di
questi vangeli prima parla di marco e
poi di matteo e come datazione noi lo
possiamo collocare tra il
70 fra il 60 e il 75
più verosimilmente tra il 68 e il 73
gli esegeti
citando anche reneo e clemente
alessandrino
affermano che marco è stato scritto
mentre il vangelo di marco mentre mentre
16:23
egli era a roma
ireneo dice
mentre pietro era ancora vivo perchè
secondo la tradizione marco è stato
discepolo di pietro mentre clemente
alessandrino dice dopo la morte di
pietro ecco quindi se la morte di pietro
si colloca come tradizionalmente non si
fa nell'anno 64 allora il vangelo di
marco deve essere stato scritto o poco
16:52
prima o poco dopo
quindi questo il primo dato che ci viene
che possiamo già rilevare del vangelo di
marco
l'autore
l'auto né probabilmente e marco
seguace interpreti di pietro
normalmente identificato con giovanni
marco di hacking nel libro degli atti si
cita un giovanni marco la cui madre
aveva una casa gerusalemme accompagno
17:29
barnaba e paolo nel primo viaggio
missionario e poi aver aiutato
pietro e paolo a roma negli anni 60
alcuni respingono questa attribuzione
tra tradizionale e ammettono che
l'autore sia un cristiano
altrimenti conosciuto di nome marco che
ha in mente comunque
la cultura romana e si rivolge a dei
romani
è una persona di lingua greca
che non fu testimone oculare del
18:05
ministero di gesù
tant'è che ci sono affermazioni inesatte
della geografia palestinese
e attinse da forme già presenti orali o
scritte e
cerco di comporre
quindi come dicevo l'ambiente a cui si
rivolge sono dei romani dove i cristiani
furono perseguitati
quindi questa è l'ipotesi e questo lo
18:37
comprendiamo da alcune particolarità
presente nel testo stesso se noi
prendiamo il capitolo 10 del vangelo di
marco
quando si parla del matrimonio per
esempio
non si fa solo il caso dell'uomo che non
può rimandare la moglie ma anche il caso
della moglie che non può rimandare il
marito questo era proprio del diritto
romano
non del diritto palestinese
19:12
quindi questo ci fa capire che
le l'uditorio a cui si rivolge il testo
a cui è destinato ai destinatari del
testo quindi sono coloro che
comprendono sia il ripudio dell'uomo sia
lipu di buio della donna e non come la
cultura palestinese questo è evidente
un altro elemento che ci fa capire che è
rivolto a dei pagani o comunque a coloro
che non conoscono le tradizioni
giudaiche e il capitolo 7
19:43
dove è marco
spiega
determinati usi e costumi giudaici no
quando dice per esempio lavarsi le mani
quando si torna dal mercato per paura di
essere contaminati quindi spiega le
abluzioni che devono essere fatte
quindi
non era necessario per un uditorio che
già conosceva queste cose
quindi questo ci fa capire
quindi la bibbia che si spiega con la
20:16
bibbia che i destinatari erano di
cultura romana o comunque cultura pagana
veniamo allora ciò che è più importante
vale a dire
la struttura portante come dobbiamo
leggere il vangelo
e
vorrei iniziare proprio
dall incipit di questo vangelo perché
dobbiamo sempre più convincerci che nei
grandi autori comunque nei rigori della
20:55
classicità
proprio le prime battute ci dicono lo
stile il contenuto è ciò che vogliono
dire
se noi prendiamo il vangelo di marco
versetto 11
velo lembo in greco
come è stato scritto
ar che tu e wang yu gesù cristo you the
who
are che
principio inizio tu e wang il io del
21:40
vangelo
gesù cristo di gesù cristo
gli occhi del figlio di dio
quindi arche questa parola la
ritroveremo anche in giovanni
inizio
richiama un'altra parola
quel
bereshit bara elohim in principio dio
creò la genesi e la traduzione greca
22:15
inizia proprio così enarchè
inizio del vangelo di gesù cristo
figlio di dio
allora tutti gli esegeti si fermano
dinanzi a questa espressione vangelo di
gesù cristo
perché nella grammatica greca si può
distinguere
un doppio genitivo
genitivo oggettivo e genitivo soggettivo
cosa significa
22:52
inizio del vangelo
di gesù cristo
quel di gesù cristo è
l'oggetto
o il soggetto del vangelo gesù è oggetto
del vangelo c'è
contenuto o soggetto
ecco
questa impasse
si risolve se non ritorniamo al
significato di quella parola e wang
elyon vangelo
23:28
perché noi dovremmo rispondere e sia
genitivo soggettivo e oggettivo perché
gesù è l'oggetto del vangelo
ma anche il soggetto del vangelo perché
è lui
la buona novella
è lui il vangelo ma anche il vangelo e
ciò che leggiamo
quindi questa parola in questo inizio ha
un significato molto importante
24:04
dettato anche da ciò che viene dopo che
dice l'identità di gesù ju ju ter figlio
di dio e ricordatevi questa espressione
perché alla fine quando finiremo il
commento di marco ritorneremo
inizio per capire la struttura è cosa
aveva in mente marco quando ha scritto
il suo vangelo quindi inizio del vangelo
di gesù cristo figlio di dio
quindi questo il titolo che apre il
vangelo di marco e ne esprime il
24:35
contenuto quindi di cosa ci sta vuole
parlare marco ci vuole parlare di gesù
il messia
figlio di dio
ed è significativo il commento che fa
romano penna dopo il termine wang ieri
uno scrive posi romano penna è uno dei
più grandi biblisti contemporanei di
professore al verserà del laterano di
esegesi del nuovo testamento
il termine evangelion dice romano penna
25:06
scrive romano penna esprime un annuncio
che riguarda gesù e che verte su momenti
ultimi supremi della sua esistenza la
morte e la resurrezione
dandone di questi eventi
l'interpretazione come del resto la
prima lettera ai corinzi 15
5 dove abbiamo 15 dove abbiamo la più
antica sono di fede vi ho trasmesso
dunque anzitutto quello che anche io ho
ricevuto cioè che cristo morì per i
nostri peccati secondo le scritture fu
25:36
sepolto ed è risuscitato 12 il terzo
giorno secondo le scritture apparve
accesa e quindi ai 12 questo è il
kerygma e l'annuncio principale della
fede cristiana
e probabilmente marco vuole esplicitare
questo annuncio
come
imposta
marco il suo racconto
uno studioso
brad e affermava che
il racconto di marco non è altro che
26:17
la storia della passione morte e
risurrezione di gesù
preceduta da una lunga introduzione
di fatto non è proprio vera questa cosa
anche se la passione occupa un quinto di
tutto il materiale
ma marco è vero da particolarmente peso
alla passione morte e risurrezione
perché poi preceduto da tre annunci
della passione adesso li vedremo
26:51
alla capacità di raccontare
proprio nel primo capitolo
la giornata tipo a cafarnao
e se voi prendete il testo
fa questa descrizione
di
nell'arco della giornata in maniera
molto breve
capitolo 1
[Musica]
versetti 21 35 sono 14 versetti dove si
dice che il sabato entra nella sinagoga
27:26
poi al versetto 29 uscì dalla ri
sinagoga e si rinnova a casa di simone
versetto 32 venuta la sera dopo tutto il
giorno al tramonto del sole e poi il
versetto del 35 al mattino senso quando
era ancora buio ecco questo è l'unico
esempio di una successione ritmata
cronologicamente stretta e coerente di
un racconto fuori dal racconto della
passione
il sesso sono brani molto brevi
27:57
non entra molto nei dettagli è molto
essenziale nella descrizione
e poi marco presenta molti sommari cosa
sono i sommari cioè in poche battute
cerca di descrivere in breve che cosa
gesù ha fatto per esempio prendete il
versetto 34 35 si usa 32 34 del primo
capitolo
riportarono tutti i malati gli
indemoniati tutta la città è l'unica
davanti alla porta guarda in molti che
28:28
non afflitti scaccia molti demoni in
poche battute cosa fa
di scrive
quello che avviene
e così via abbiamo questi questi diciamo
questi questo stile di marco
ora
non so se sono fuori orario
un'ultima battuta
il racconto della passione quindi
concentra un'attenzione del tutto
particolare nel vangelo di marco e
29:10
questo lo comprendiamo
dal capitolo 3 in poi
c'è sempre un tentativo di far
convergere tutto il racconto verso quell
episodio
lo troviamo poi al capitolo 8 31
versetto 31
nel capitolo 9 e poi nel capitolo 10
quindi abbiamo 33 edizioni della
passione da parte del vangelo di marco
che tutto orientano verso il racconto
della passione ecco perché crede dice è
29:47
il racconto di marco non è altro che
racconto della passione morte e
risurrezione preceduto da una lunga
introduzione proprio perché c'è questa
attenzione continua al racconto a
riferimento a portare il lettore
al riferimento della passione morte e
risurrezione che lo introduce poi a
questo racconto che costituisce un
quinto di tutto il racconto
come si struttura parco ecco come
possiamo leggerlo infine conte a noi
serve questo avere delle linee guida per
30:17
capire come fare la lettura corretta di
questo vangelo ma questo ce lo diremmo
la prossima volta grazie
per l'ascolto e buon lavoro
[Musica]
Watch, read, educate! © 2022